14 Maggio 2019

I salmoni che fanno l’autostop

(A proposito del nostro primo crowdfunding)


Fare un nuovo passo, dire una nuova parola, è ciò che la gente teme di più.
Fëdor Dostoevskij



Prendete due sognatori, fateli incontrare, date loro qualche abilità manuale, un po’ di studi universitari, una valanga di idee (qualcuna buona, la maggior parte irrealizzabile), un pizzico di coraggio, una lunghissima gavetta, un garage e un forno elettrico per la ceramica, uno strumento indispensabile come internet e qualche social media, un po’ di buona reputazione costruita giorno per giorno e… lasciateli andare.

La storia, voi che ci seguite, forse la sapete.

Sapete però che fanno ad un certo punto quei due?

Prendono un laboratorio nuovo.

Pazzi. Voi capite che, due tipi così, in tempi di crisi economica e globalizzazione, sembra proprio vadano a caccia di guai.

Così, fra qualche giorno, in questo 2019 di grandi cambiamenti, stiamo per compiere il più importante: dare una sede ufficiale ad Officine Gualandi.

Dopo anni a meditare questo passo, finalmente  il 1 febbraio 2019 abbiamo firmato il nostro primo contratto di affitto. Tania, per l’occasione, in un vestito rosa con la pelliccia sulle maniche (fortunatamente non documentato) e Renato a dissimulare l’agitazione giocando con Spank, il cane della proprietaria dell’immobile.  

Determinati e felici, siamo entrati nel locale di via Alessandro Avoli 2b pronti a farlo diventare nostro, l’espressione materiale di tutto quello che immaginiamo voglia dire Gualandi: artigianalità, colore, empatia, responsabilità, geometria, leggerezza, ironia, tutto tradotto in accessori per la casa e la persona.

Ora, una roba così non è facile che qualcuno te la finanzi.

Ceramica?! Gioielli?! Design?! Nooooooooo.

E infatti l’anno scorso siamo andati a caccia di bandi, sponsor e mecenati senza risultati.

C’è gente figa lì fuori, chi volete investa in due sognatori come noi.

Serve concretezza nella vita. Oppure culo.

Non avendo nessuno delle due abbiamo preso coraggio e siamo entrati a via Avoli 2b con la determinazione di due salmoni che affrontano la corrente avversa per ritornare alle loro origini.

Eh si, concedeteci la sfumatura malinconica, ma come Gualandi siamo metaforicamente sensibili al regno animale. Dopo gli ornitorinchi, ecco spuntare i salmoni!

Proprio come i salmoni nella nostra vita siamo migrati lontano. Renato presso studi di ingegneria biomediacale e architettura, passando per cantieri navali e falegnamerie. Tania in musei e spazi espositivi, passando per segreterie organizzative di ogni genere e per organizzazioni no profit.    

Il caso ha voluto che ad un certo punto, come i salmoni, proprio con la riproduzione, siamo tornati alle nostre origini comuni fatte di manualità, creatività e immaginazione.

Qui ci sentiamo a casa.

Se la natura comanda sempre e se la vita insegna, speriamo la tigna paghi!

In questi anni di Officine Gualandi abbiamo compiuto il primo tratto di un percorso che ci ha portato ad elaborare una nostra interpretazione della ceramica basata su serialità, geometria e funzionalità ad alto tasso decorativo.

Il percorso fin qui ci ha condotto alla riconoscibilità. La riconoscibilità equivale ad esistere. E la vita, si sa, è dura!

Così ci misuriamo su questa nuova sfida, aprire un laboratorio di ceramica in una periferia di Roma. Il percorso è nuovamente accidentato, si sale ora.

Vi proponiamo un percorso collaborativo, una roba che si può fare solo se si hanno affinità di ideali, gusto e sensibilità.

La settimana prossima lanceremo il nostro primo crowdfunding.

Una cosa che un po’ ci spiazza, un po’ ci entusiasma.

I lavori del locale ci hanno rallentato per tre lunghi mesi, Renato ha realizzato TUTTO DA SOLO. Un’ovazione non basterebbe. Renato ha dimostrato nuovamente le sue abilità multidisciplinari e che mani più intelletto uguale magia!

Proprio mentre scrivo stiamo facendo ripartire la produzione. E ripartiamo con due progetti nuovi che andranno a costituire le due ricompense principali del crowdfounding.

Saranno due oggetti esclusivi che si potranno acquistare solo e soltanto in questi 40 giorni.

Noi avremo il tempo di produrli dopo la lunga interruzione e voi farete parte del percorso dei Gualandi sostenendoci in questo delicato momento di passaggio.

Non ve lo abbiamo detto subito, per non passare in un lampo da malinconici a drammatici, ma tornando al nostro caro mondo animale, il percorso dei salmoni, dopo la risalita del torrente, non sempre è felice. 

Lo sforzo che fanno è troppo grande e molti capitolano.

Per questo abbiamo deciso di fare l’autostop!